sabato 1 ottobre 2016

La piazzetta

Al posto di questa assenza di voci
con il "cannolo" della fontana
che mesce acqua con rumore di ruscello
c'era la piazzetta che aveva canti e suoni
nelle notti in cui avvampava la festa.

C'eravamo noi ragazzi
con la febbre di domani negli occhi
a divorare presenti
nel tentativo di barare
e rompere i ritmi del tempo.

C'erano luci e passi di donne
con sguardi di pudore
nei sorrisi appena accennati
e le voci dei giocatori di tressette
assieme al venditore di fichi d India
che le vendeva sbucciate poche lire.

Rifugio sicuro alla pioggia gli archi
finestre aperte su un mare che non c'era
quando con rombi profondi
e tremori da incubo i tuoni
annunciavano il temporale imminente
cancellati dal vento di novità.

Di fronte il vecchio fondaco
il tetto di canali di creta cotti al sole
rifugio a colombi e uccelli di passaggio
oltre a carretti e carrettieri
che nella notti contavano le stelle
prima di addormentarsi
oggi ha palazzi alti
che gareggiano con le nuvole
e guardano dall'alto in basso
i lampioni che stillano
luce indecisa nella via.


Da " Dal mare che non c'è" di calogero restivo
AKKUARIA Edizioni Catania








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