sabato 26 aprile 2014

Lettera a Dio ( seconda parte)

Mi guardava fisso
a volte sembrava seguirmi
con uno sguardo addolorato
come se volesse dire qualcosa
ed era indeciso se parlare
ad un bambino così piccolo
che forse non avrebbe capito.

Caro Dio ti ricordi?
delle cose che vorrei chiederti
ho piena la mente
non so da dove cominciare
ma se sai tutto
sai anche quello che non dico?

come i bravi scrittori
che si alzano la mattina
pronti a versare sulla carta
montagne di idee e pensieri
partoriti e cullati nella notte
e davanti al foglio bianco
la paura li prende e confonde
davanti a te sono.

Caro Dio mi dispiace
questa è una di  quelle lettere
che non hanno principio né chiusa
i pensieri si affollano
nella mente
come ressa alla porta
in certi spettacoli al chiuso
se la gente avverte
anche se vago
un principio di pericolo.

Caro Dio
ma davvero credevi e credi
che fosse il caso
di scendere sulla terra
e parlare a quella gente
che ancora stenta a credere
che tu Dio
sei sceso quaggiù
e sei morto e risorto
per risollevare le sorti
di tutti gli uomini?

Caro Dio non capisco...
dimmi
vi siete riuniti
Tu Tuo Padre lo Spirito Santo
e deciso
"tu scendi sulla terra
e come se fossi un vero uomo
fai e dici
e per redimere tutti
e portarli quassù in Paradiso
ti fai appendere sulla Croce
e muori tra atroci sofferenze..
però dopo tre giorni resusciti...

Ma quando mio Dio
questo è accaduto
se sei eterno ed immutabile?
perché in quella data
e non altra?
perché in quel posto
e tra quella gente
e non altrove?

Questo è solo una parte
di quello che avrei voluto chiederti
inginocchiato ai piedi dell'altare
davanti a quel Crocifisso
che se non fosse stato tragico
come tragica è
la sofferenza e la morte
un risolino forse
l'avrebbe fatto affiorare alle labbra.

Caro Dio se non vuoi
o non puoi rispondere
fa niente
ho voluto riproportele
queste domande
perché sono le stesse
che mi facevo e ti facevo
quand'ero bambino
e non ho trovato risposte
e a volte mi assillano.

Caro Dio prima della chiusa
di questa lunga lettera
che forse avrai difficoltà
a leggere tutta
per mancanza di tempo
vorrei chiederti:
hai mai pensato
ad una nuova discesa sulla terra?
vi sono tante cose quaggiù
che non vanno
sapessi...
o
era peggio l'altra volta?

Delle altre domande
che avrei voluto farti
e sono tante
non mi ricordo
e forse
rotto il silenzio
ti scriverò ancora.


Da " Poesie di volti e memorie" di calogero restivo
Prova d'Autore Editore Catania







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